Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico P.A.N. meglio noto come Frecce Tricolori ha ottenuto la cittadinanza onoraria di Pieve di Soligo. Lunedì scorso il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la delibera che va a suggellare il legame fra la Pattuglia acrobatica nazionale e la città dove è sorto il primo Club Frecce Tricolori.
L’iniziativa nasce dalla volontà del presidente del Club pievigino e accolta fin da subito dall’amministrazione comunale. “È stato un sì incondizionato quello che ho rivolto al presidente Luigi Frattina al momento della proposta, ritenendo doveroso il fatto di consolidare questo amore e ammirazione che da tanti decenni anima molti pievesani, e non solo, nei confronti della pattuglia acrobatica” commenta il sindaco Stefano Soldan.
“Testimoniare con il conferimento della cittadinanza onoraria, significa saldare questo rapporto di amicizia e stima che da sempre ci lega, ma anche riconoscere il grande valore artistico della pattuglia e dei suoi piloti. Un patrimonio culturale che il mondo ci invidia che sa raccontare la parte migliore del nostro paese attraverso la bellezza, l’impegno, l’abnegazione e la precisione nel realizzare manovre ed evoluzioni così complesse, facendo stupire generazioni di italiani”.
“A nome di tutto il consiglio direttivo ringrazio molto il sindaco Soldan e il consiglio comunale per aver accolto questa proposta – ha sottolineato il presidente Frattina in rappresentanza del club, il primo a livello nazionale, fondato nel 1989 – Oggi i club Frecce Tricolori sono 136 in tutto il mondo e noi siamo detti ‘Pony 1’, come è noto solitamente il comandante di pattuglia, in qualità di primo club per fondazione”.
“La cittadinanza onoraria alla Frecce Tricolori è il riconoscimento di un legame storico tra la pattuglia acrobatica nazionale e la nostra comunità Pievigina. La storia del primo club Frecce Tricolori è lí a testimoniarlo. Per questo sono orgoglioso che la mia città, Pieve di Soligo, abbia voluto assegnare la cittadinanza a un reparto che rende noi tutti orgogliosi di essere italiani”. Così il consigliere regionale Alberto Villanova.
(Foto e testo da Qdpnews.it)